5 consigli di marketing che rendono il tuo e-Commerce più popolare
Il marketing non è complicato, se si sa come utilizzare i canali adatti. In questo modo, puoi conquistare nuovi clienti con pochi accorgimenti.
**Articolo aggiornato l'11/08/2021**
In Italia l'emergenza ha fatto decollare l'e-Commerce. Stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione nel commercio: scopri come si comportano i compratori online, quali sono stati i settori più colpiti, quali sono le conseguenze per il commercio online e offline e cosa indicano le previsioni per il futuro dell'e-Commerce.
Partiamo con una serie di dati:
il 76% della popolazione italiana pensa che il COVID-19 (COrona VIrus Disease 2019) avrà gravi conseguenze per l'economia del Paese
l'83% degli italiani teme che l'infezione avrà un impatto negativo sul proprio lavoro
un report di Mastercard riporta che attualmente il 70% degli italiani ha paura delle truffe online
Ma l'e-Commerce ha registrando qualcosa di diverso: a partire dalla quarantena forzata che ha costretto le persone a stare a casa, abbiamo assistito ad un amento delle vendite online.
Le restrizioni per limitare il contagio hanno portato 2 milioni di consumatori in più rispetto al 2019; anche chi non avevano mai comprato online ha iniziato a farlo. Le previsioni per il futuro lasciano a intendere una crescita ulteriore dell'e-Commerce.
le vendite e-Commerce sono aumentate dell'81% in più rispetto al 2019
l'85% degli utenti che hanno comprato online durante il lockdown non avevano mai acquistato online prima di allora
molti di loro rimarranno fedeli allo shopping online anche in futuro
Soffermiamoci ora sulle conseguenze per il commercio online e quelle per quello offline. Salta subito alla sezione che preferisci.
INDICE
1. Le conseguenze per il commercio online
2. Informazioni importanti per i venditori online
3. Le conseguenze per il commercio offline
Per lungo tempo tutto è rimasto fermo, e gli italiani costretti a rimanere in casa. Queste misure preventive hanno portato ad un aumento dei consumi domestici, ai quali solo l'e-Commerce ha potuto rispondere.
Confrontando l'ultima settimana di febbraio del 2020 con quella del 2019, si può notare che le vendite online in Italia sono cresciute significativamente. In particolare, sabato 22 febbraio ha registrato un incremento del 101,5%.
Fonte: Statista
Da allora la tendenza non è scesa, al contrario, le vendite online sono in continuo aumento. Il grafico successivo mostra l'andamento fino a metà Aprile:
Fonte: Statista
Il motivo di questa crescita è semplice:
I consumatori sono spinti a comprare non solo dalle preoccupazioni legate alla salute, ma, data l'impossibilità o la paura di frequentare luoghi pubblici affollati, anche dalla necessità di soddisfare i consumi domestici.
Se durante l'ultima settimana di febbraio era il Nord Italia a condurre la crescita, durante la prima settimana di marzo è stato il Sud a registrare gli incrementi più alti.
Chi ha visto un rialzo significativo in termini di entrate da queste misure restrittive sono:
i discount, i supermercati e gli ipermercati online
il settore igienico-sanitario
i servizi di streaming come Netflix e Amazon
Le motivazioni principali di questa "febbre da shopping" sono riconducibili a due effetti:
1. effetto stoccaggio: in particolare per gli alimenti a lunga conservazione, come la pasta (+56,7%), il riso (+61%), la farina (+82%).
2. effetto salute: per prevenire e/o curare, si tratta principalmente di alcol denaturato (+347%), sapone per le mani (+83,5%) e anche carta igienica (+22,7%).
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La prima reazione (comprensibile) in una situazione del genere è quella di risparmiare denaro e ridurre i costi al minimo, sia dalla parte dei consumatori che dai commercianti.
Per non fare sprofondare l'economia è importante che noi, come consumatori, non teniamo i nostri risparmi sotto il materasso. Data la difficoltà di comprare offline è qui che tu, come commerciante online, puoi darti da fare e tenere te e la tua attività a galla.
Oltre ai consigli generali come effettuare le chiamate di lavoro via Skype piuttosto che cancellare gli appuntamenti, abbiamo raccolto 6 consigli per sostenere te e la tua attività online.
Data l'alta richiesta per alcuni prodotti, i consumatori hanno timore ad acquistare online perché credono che il negozio online sia fake o che il prezzo del prodotto sia lievitato (in entrambi i casi non si tratta di ipotesi, ci sono già stati episodi del genere).
Quello che puoi fare per assicurare ai tuoi visitatori che il tuo negozio è degno di fiducia è:
mostrare un sigillo di qualità e le recensioni dei clienti.
assicurati che il contatto (telefono, e-mail, chat, WhatsApp) sia visibile e che ci sia sempre un dipendente raggiungibile.
offrire una garanzia di rimborso agli acquirenti, ad esempio in caso di mancata consegna.
Nel 2020, Trusted Shops ha registrato un totale di 25 milioni di utenti registrati alla garanzia di rimborso gratuita inclusa nella Protezione Acquirenti.
Questo aumento segnala chiaramente che gli acquirenti online sono alla ricerca di sicurezza durante lo shopping online.
NUMERO DI UTENTI CHE HANNO ATTIVATO LA PROTEZIONE ACQUIRENTI NEI NEGOZI CERTIFICATI TRUSTED SHOPS NEL 2020
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La pandemia ha causato dei ritardi nelle consegne. Molte fabbriche sono state chiuse in Cina e in altri paesi. Se usi il dropshipping, è probabile che i tuoi prodotti possano risentirne. Allo stesso modo, se ti occupi della produzione e distribuzione dei tuoi prodotti dall'Italia, a seconda della loro provenienza probabilmente non riceverai la merce nei tempi usuali.
Se questo è il caso, assicurati di specificare sulla tua homepage che i tempi di consegna potrebbero dilatarsi. In questo modo eviterai lamentele dai tuoi clienti e recensioni negative.
Riconsidera la tua homepage: mostra i prodotti che la gente è più propensa a comprare in questo periodo. Su di essa dovrai mostrare i prodotti che:
sono altamente richiesti in questo momento (disinfettanti per le mani, carta igienica)
possono aiutare nell'organizzazione dello smart working (stampante, sedie confortevoli)
possono essere utilizzati per combattere la noia (tv, puzzle)
Se i prodotti più richiesti sono sold-out, mostra una valida alternativa.
📣 Lettura consigliata: La guida allo smart working, come lavorare efficacemente da casa
Non indebitarti cercando di attirare più clienti tramite sconti ed offerte. Specialmente ora che le scorte scarseggiano, dovresti concentrarti su altre strategie.
L'importo e l'esporto delle merci ricoprono ovviamente un ruolo importante in Italia. Una persona infetta mostra i sintomi solo dopo pochi giorni, quindi la diffusione inconsapevole del virus è molto facile. Se una persona infetta ha tenuto in mano un pacco senza sapere di essere malata, il virus può essere trasmesso?
Poiché si tratta di un virus relativamente poco conosciuto, non è ancora chiaro esattamente quanto tempo il virus sopravviva su un oggetto, come ad esempio un pacchetto. Le informazioni che l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) rilascia sul Coronavirus si basano sullo stato attuale di COVID-19 e su virus simili della famiglia corona.
L'OMS ne deduce che il Coronavirus sopravvive al di fuori del corpo per alcune ore, fino a qualche giorno. Questo è influenzato, tra l'altro, dalla temperatura, dall'umidità e da altri fattori.
In generale, la probabilità che i prodotti vengano infettati è bassa e anche la contaminazione tramite un imballaggio che è stato trasportato ed esposto a vari elementi è molto bassa. L'OMS deduce quindi che ricevere un pacco da un'area infetta non costituisca un rischio di infezione.
Infine, ma non meno importante, è ricordare che la salute tue e dei tuoi dipendenti è importante.
Tieniti informato sui cambiamenti ma limita la sovraesposizione ai media: 10 minuti al giorno per informarti bastano. Non lasciarti spaventare dalle troppe informazioni.
Se hai punti vendita fisici chiudili e concentrati sullo shop online. Se non puoi chiudere il punto vendita fisico assicurati di garantire ai tuoi dipendenti un ambiente di lavoro sano e sicuro.
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La situazione qui è diversa rispetto al commercio online. Il decreto che ha dichiarato tutta Italia Zona Protetta fino al 3 aprile 2020 ha fatto fermare ogni attività, con lo scopo di ridurre la possibilità di contagio. Un provvedimento inevitabile, ma con conseguenze per il bilancio.
Calo del FTSE MIB
Mentre il numero di casi di Coronavirus aumenta, il FTSE MIB, l'indice azionario più significativo della Borsa italiana, ha registrato uno dei suoi cali più significativi. Il 28 febbraio 2020 l'indice ha perso l'11,26%, portando così l'ultima settimana di febbraio a piazzarsi ottava fra le 15 peggiori per il mercato azionario italiano dal 1998.
Dimuzione del PIL
Fonte: Statista
Nel giugno 2020, l'indice delle vendite al dettaglio si è attestato a 100 punti. Tra il 2017 e il 2020, i valori più bassi sono stati registrati nei mesi di marzo e aprile 2020.
Secondo una previsione di luglio 2020, il PIL italiano potrebbe scendere dell'11,2 per cento nel 2020. Diverse stime sulla crescita del PIL sono state pubblicate dopo l'epidemia di Coronavirus, considerando diversi scenari. Ad esempio:
Fonte: Statista
Secondo la stima, i settori a risentire di più sono quello tessile, del trasporto ferroviario e aereo, degli alberghi, della ristorazione, degli spettacoli e degli eventi sportivi.
Al contrario, le industrie che potrebbero beneficiare in termini di crescita del PIL sono quello alimentare, sanitario, chimico per la cura della casa e della persona, delle attività editoriali, di comunicazione e di servizi informatici.
Da regione a regione, così come da settore a settore, la diffusione del Coronavirus sta avendo conseguenze diverse.
In un indagine condotta a marzo, molte aziende Italiane hanno dichiarato che il Coronavirus ha avuto un impatto sulla propria attività:
Fonte: Statista
Ovviamente, da settore a settore le conseguenze sono diverse. Mentre per gli alimentari, le bevande e il tabacco si può osservare una crescita di 10 milioni di euro, il settore alberghiero e della ristorazione dovrò affrontare una perdita di oltre 20 miliardi.
Fonte: Statista
Inoltre, il settore dei trasporti è stato il secondo più colpito, registrando una perdita di oltre 16,5 miliardi di euro.
Anche le conseguenze per il turismo sono state rilevanti. Nel 2020 l'Italia ha registrato una diminuzione di circa 4,7 milioni di turisti, di cui 970 mila in Veneto e 695 mila in Toscana.
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