Salute mentale, lavoro e marketing

**Articolo aggiornato il 18/10/2022**

Quello della salute mentale è un tema sempre più importante. Sempre più lavoratori e lavoratrici valutano un posto di lavoro in base all'impatto che questo ha sulla loro salute fisica, e il marketing può aiutare ad abbattere lo stigma. Come? Lo scoprirai in questo articolo.

Nel corso degli ultimi anni, i brand stanno prediligendo un approccio più umano. Il marketing relazionale, o H2H, consiste nel comunicare con la (potenziale) clientela considerandola una risorsa composta da esseri umani, non una semplice transazione.

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Nel corso dell'articolo vedremo come il marketing può aiutare a iniziare una discussione e cosa tu, in quanto datore o datrice di lavoro, puoi fare per assicurarti che il tuo team stia bene.

INDICE

1. L'impatto della pandemia
2. Cosa puoi fare per la clientela?
3. Cosa comporta per il tuo team?
4. Cosa puoi fare per il tuo personale?
5. Cosa puoi fare nella vita quotidiana?
In conclusione

1. L'impatto della pandemia

Salute mentale: 1/3 degli svizzeri intervistati dichiara di avere già avuto problemi di salute psichica. Da quando è scoppiata la pandemia da coronavirus il numero di persone che lamenta un malessere fisico è pià che raddoppiato. Il 44% degli intervistati non ritiene di potersi permettere cure psicologiche adeguate

Fonte: AXA

Nonostante la minaccia del COVID-19 sembri essersi attenuata e l'isolamento forzato sia solo un ricordo, ci vorrà del tempo prima che possiamo riabituarci alla vita pre-pandemia. Nel frettempo, però, le conseguenze a lungo termine sulla salute mentale delle persone sono importanti.

Nel corso del 2020, secondo uno studio dell'OMS, la fetta di popolazione mondiale che soffre di depressione o disturbi d'ansia è cresciuta rispettivamente del 28 e 26%. Le persone più colpite vengono dai Paesi in cui le restrizioni sono state più serrate e da fasce sociali meno fortunate.

Nel mondo, un adolescente su sette convive con un disturbo mentale diagnosticato. Tuttavia, affrontare l'argomento è ancora tabù. I disordini psichici e i disturbi dell'umore sono ancora guardati con sospetto, quando va bene, e stigmatizzati, quando va male.

Il grafico mostra l'impatto che il COVID-19 ha avuto sulla salute mentale delle persone europee nel corso del 2020. Come si può osservare, in quanto a malessere psicologico, l'Italia è seconda solo al Regno Unito.

Impatto negativo da COVID-19 sulla salute mentale Europa Regno Unito primo Italia seconda

Fonte: Statista

Long Covid o Post-COVID

Alcune delle persone che hanno contratto l'infezione da SARS-CoV-2 hanno sviluppato il cosiddetto Long Covid. Questo disturbo può provocare una depressione e sintomi simili al burnout.

2. Cosa puoi fare per la clientela?

Prendi in considerazione il problema e studialo. Come abbiamo visto, una grossa fetta della popolazione lotta quotidianamente contro disturbi psichici.
Le decisioni d'acquisto non dipendono solo dalla qualità e funzionalità dei tuoi prodotti o servizi, almeno, non più. Il pubblico compra da marchi che riflettono le sue storie, il suo vissuto e le sue emozioni.

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Crea campagne pubblicitarie empatiche

Qua è molto importante che tu non cerchi di manipolare la tua clientela. Scegli i tuoi messaggi in modo genuino, condividi le battaglie che ti stanno a cuore e, soprattutto, la tua missione aziendale e le tue azioni devono essere coerenti.

🔑Lettura consigliata: Diversità, inclusione e accessibilità sul Web

Mettiti nei panni del tuo pubblico, ascoltalo e rispetta la sue debolezze.

Burgerking nessuno è sempre felice salute mentale pubblicità

Fonte: Giornalettismo

Burger King, nella sua campagna "Nessuno è sempre felice", ha cercato, maldestramente, di far sentire la sua voce in merito. Tuttavia, visto che si tratta di una catena di fast food e visto che la campagna è stata percepita come non sincera, è stata aspramente criticata. Questo per ribadire che deve esserci coerenza tra quello che pubblicizzi, i tuoi valori aziendali e il modo in cui tratti chi lavora per te.

E non banalizzare il discorso: dover convivere con una depressione e avere una "giornata no" non sono assolutamente la stessa cosa. Quindi informati a dovere prima di progettare una campagna di questo tipo, magari tenendo in considerazione l'esperienza di chi ha a che fare con queste problematiche.

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#BodyPositivity sui social

Instagram e i social hanno creato ideali di bellezza inarrivabili e impossibili. Non fotoshoppare i tuoi modelli e le tue modelle: peli, chili in più, cicatrici, smagliature, acne sono cose normali. Fai sì che le tue scelte pubblicitarie siano inclusive. Rispecchia la diversità etnica, di genere, di taglia, di abilità che caratterizza la realtà in cui viviamo.

Ad esempio, su Instagram si sta diffondendo la campagna #FilterDrop, in cui le utenti (principalmente donne, in questo caso) condividono le loro foto con e senza filtri, una di fianco all'altra. Lo scopo della campagna è di sensibilizzare contro la dismorfofobia, mostrare che la perfezione esiste solo sui social e che le imperfezioni sono normali.

filterdrop campagna senza filtri imperfezioni bodypositivity

Fonte: Instagram

La dismorfofobia (dal greco antico dis –morphé, forma distorta e φόβος, phobos = timore) è un disturbo psichiatrico definito dal DSM-5 come un'eccessiva preoccupazione per un difetto fisico non presente o solo leggermente osservabile dagli altri.
Da Wikipedia

Anche Barbie si è messa al passo con i tempi, e ora si trova una vasta scelta online per i modelli con un fisico realistico.

poupee-Barbie-curvy

Fonte: Amazon

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smartphone su Instagram

3. Cosa comporta per il tuo team?

Tutti questi fattori (pandemia, isolamento, cambio nel mercato del lavoro ecc.) hanno portato i livelli di stress alle stelle, e aumentato a dismisura il numero di dipendenti che ha deciso di licenziarsi.

Il grafico qua sotto mostra i livelli di stress riportati dalle persone intervistate dall'inizio della pandemia, e più della metà di chi ha risposto rischia il burnout.

Percentuale di lavoratori e lavoratrici che lamentano maggiori livelli di stress dallo scoppio della pandemia. Quasi il 67% lamenta maggiori livelli di stress

Fonte: Statista

Cos'è il burnout?

Il burnout è una malattia riconosciuta dall'OMS, ed è un esaurimento nervoso collegato al troppo lavoro, o per dirla nei termini dell'ICD-10 (il manuale diagnostico internazionale, acronimo di International Classification of Diseases), "Z73.0 Problemi relativi allo stress lavorativo (sensazione di esaurimento vitale)".

curva stress burnout, da

Fonte: Guida Psicologi

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I sintomi del burnout

I sintomi si possono dividere in comportamentali, fisici e psichici.

  • Assenteismo e stanchezza cronica

  • Isolamento e demotivazione

  • Apatia e ansia

  • Difficoltà a comunicare con il resto del team e sorridere

  • Difficoltà nello stare fermi, perdita del controllo, conflitti interpersonali

Questi sono i principali segnali comportamentali che dovrebbero metterti in allarme se li riconosci in un membro del tuo team o uno dei tuoi o delle tue dipendenti.

omini stecco presentano quali sono i sintomi del burnout

Fonte: Guida Psicologi

Perché la salute mentale del tuo team è importante?

Beh, innanzitutto si tratta di altri esseri umani, e visto che siamo animali sociali, un team composto da persone rilassate è un team più piacevole. Scegli di essere gentile.

In secondo luogo, il personale in burnout non può lavorare, non è produttivo, deve stare in malattia a lungo per potersi riprendere e, se non si sente apprezzato, potrebbe decidere di licenziarsi.

Secondo uno studio del World Economic Forum, i disturbi mentali e dell'umore provocano una perdita economica in termini di produttività aziendale che si aggira intorno ai 16,8 miliardi di dollari all'anno. Parlare di salute mentale all'interno del tuo team mostra comprensione, empatia e aiuta a fidelizzare i tuoi e le tue dipendenti.

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Quando un membro del tuo personale decide di lasciare il posto di lavoro, le spese per assumere e formare nuove persone sono consistenti.
Prenditi cura di chi lavora per te e con te.

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4. Cosa puoi fare per il tuo personale?

La parola d'ordine è prevenzione.

Nel giugno 2022, il WHO (World Health Organization) ha pubblicato uno studio sulla protezione e la promozione della salute mentale sul posto di lavoro.

intervento salute mentale. 1. Sensibilizzazione, destigmatizzazione, informazione

Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica UFSP

Ecco alcuni dei suggerimenti che potresti implementare sul posto di lavoro:

  • Offri uno sportello di ascolto psicologico.

  • Non spremere i tuoi dipendenti come limoni: dividi il carico di lavoro per evitare che i livelli di stress sulle spalle delle singole persone diventino insostenibili.

  • Offri una piattaforma virtuale: che si tratti di sedute di mindfulness, attività sportive, networking o webinar per destigmatizzare e aumentare la consapevolezza circa i disturbi mentali, il tuo personale apprezzerà il pensiero. Inoltre, fare sport e meditare regolarmente hanno un effetto positivo sia sulla depressione che sull'ansia, e migliorano l'autostima.

  • Offri training per imparare a gestire lo stress

  • Invita le persone a cercare aiuto terapeutico: spesso, per una persona depressa, la situazione stessa è fonte di estrema vergogna. Se qualcuno che conosci si trova in questa situazione, cerca risorse utili e offriti, ad esempio, di prendere un appuntamento in sua vece.

  • Investi nella formazione del personale: forma i tuoi team leader e i membri delle risorse umane affinché siano consapevoli del problema. Se si sentono a loro agio a parlare in prima persona della loro salute mentale, incoraggiali a discuterne liberamente.

  • Crea un ambiente di lavoro dove tutti e tutte possano sentirsi a proprio agio.

  • Crea piani di sviluppo per il tuo personale, offri promozioni quando necessario e non lasciare i tuoi dipendenti in una situazione di dubbio costante sul loro futuro in azienda

  • Non avere paura di mostrare gratitudine al tuo team: quando qualcuno fa un buon lavoro, in genere questo viene dato per scontato. Dimostra invece che i successi vengono apprezzati.

  • Presta particolare attenzione alle persone più fragili: offri elasticità, ad esempio, a chi ha bambini di cui prendersi cura.

  • Supporta le persone che convivono con una diagnosi

  • Paga in maniera dignitosa: spesso problemi finanziari e problemi di salute mentale vanno a braccetto

donna circondata da pensieri negativi, si copre il viso con le mani

Fonte: Shutterstock.com/Vectorium 

5. Cosa puoi fare nella vita quotidiana?

Il primo consiglio, e forse il più importante, è quello di parlare del problema.

  • Crea un ambiente basato su fiducia e apertura.

  • Non invalidare i problemi degli altri. Frasi come "non esagerare", "c'è chi sta peggio", "pensa a chi ha davvero problemi" possono sembrare innocue ed essere in buona fede, ma contribuiscono ad aumentare il senso di vergogna già presente in chi soffre di queste problematiche. L'intenzione dietro alle tue parole e l'impatto su chi ascolta sono due questioni diverse.

  • Informati, e ascolta senza giudicare.

  • Normalizziamo la psicoterapia. Andare da un o una psicoterapeuta è normale, non è "da pazzi" e l'esperienza è utile anche per chi non soffre di disturbi diagnosticati.

  • Aiuta ad abbattere lo stigma. La salute mentale è salute.

In conclusione

Quello della salute mentale è ancora un discorso troppo carico di stigma, nonostante la pandemia abbia ulteriormente esacerbato la situazione. Ci sono diverse soluzioni che puoi adottare nelle tue strategie pubblicitarie (ricordati, con coerenza e sincerità) e all'interno della tua azienda per instaurare un dialogo sul tema, e abbattere questo tabù.  Il primo passo è parlarne.

Se tu (o qualcuno che conosci) ti trovi in crisi, questi sono i numeri attivi su tutto il territorio nazionale a cui puoi rivolgerti:

  • numero fisso 800 274 274

  • cellulare 02 290 071 66

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02/12/2021

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