5 consigli di marketing che rendono il tuo e-Commerce più popolare
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I reindirizzamenti possono fornire un aiuto prezioso, ad esempio quando una pagina viene eliminata o il suo contenuto viene spostato a un altro URL. Ma quando dovresti usarli, quali sono i tipi di reindirizzamenti più importanti e come influiscono sull'esperienza utente e sulla SEO? Te lo mostriamo qui.
Un reindirizzamento (alias redirect) viene utilizzato per spostare un utente da un URL a un altro.
Sicuramente ti sarà capitato più di una volta di imbatterti in una pagina con un errore 404, ovvero una pagina che non esiste (più). Non offre la migliore esperienza dal punto di vista dell'utente, vero? Se il tuo sito presenta molte pagine 404 ne rimetterà l'immagine del marchio, il tuo fatturato e la SEO, perché la bounce rate sarà alta. Più pagine 404 un sito ha, peggiore è l'autorità di dominio e più basso è il ranking che Google gli assegnerà.
L'uso dei redirect serve proprio a evitare la visualizzazione di una pagina inesistente e a puntare a un URL diverso e funzionante.
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A volte una pagina inesistente può sfuggire alla tua attenzione, ad esempio quando hai acquisito un dominio da un altro proprietario. È quindi importante effettuare una scansione del dominio per trovare eventuali errori di reindirizzamento.
Per farlo puoi usare la Google Search Console e consultare i risultati sotto "Copertura" dal menu a sinistra. In alternativa puoi usare Screaming Frog, il quale tuttavia permette di controllare fino a un massimo di 500 URL se non si ha un account a pagamento.
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Ci sono situazioni in cui vale la pena utilizzare i reindirizzamenti. Tuttavia, va fatto con cautela: troppi reindirizzamenti hanno un impatto negativo sul crawl budget del tuo sito e possono rallentare la velocità di caricamento delle tue pagine, uno dei fattori più importanti nella SEO.
L'uso scorretto dei reindirizzamenti potrebbe provocare un errore 310 (troppi reindirizzamenti), ovvero quando allo stesso URL vengono assegnati troppi reindirizzamenti, rendendo di conseguenza impossibile l'accesso alla pagina in questione.
Tuttavia, ci sono situazioni in cui il reindirizzamento è essenziale. Vale la pena utilizzarli nei seguenti casi:
quando una pagina/sottopagina è stata cancellata,
quando diverse pagine/sottopagine sono state unite in una sola,
quando l'URL di una pagina è stato modificato,
quando una sottopagina si riferisce a una promozione o a un'offerta limitata nel tempo che non è più valida.
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Tutte le situazioni sopra descritte possono causare un errore 404 e, di conseguenza, l'abbandono del sito da parte dell'utente.
Un'altra situazione in cui è necessario un reindirizzamento è l'implementazione di un certificato SSL sul sito. Questa azione richiede un reindirizzamento da http:// a https://.
Una volta che si sa cosa sono i reindirizzamenti, in quali situazioni dovrebbero essere utilizzati e quali sono i loro vantaggi, possiamo esaminare i diversi tipi di reindirizzamento. Ecco i principali che vengono utilizzati più comunemente.
Altrimenti noto come reindirizzamento permanente. È il tipo di reindirizzamento più comune, che consente a Google di sapere che il contenuto del vecchio indirizzo è stato spostato su un altro URL e non apparirà mai più. Di conseguenza, i bot dei motori di ricerca non scansionano più l'indirizzo originale.
L'uso di un reindirizzamento 301 ha lo scopo di evitare la duplicazione e la frammentazione dei contenuti senza danneggiare la SEO. Google mostra una sottopagina ben posizionata da tempo, ma con un nuovo indirizzo, e tutto il traffico organico va verso di quest'ultimo.
Conosciuto anche come reindirizzamento temporaneo (found). Informa i bot dei motori di ricerca che una pagina è stata trovata, ma che al momento non è disponibile, quindi l'utente viene temporaneamente reindirizzato a un'altra pagina.
Un reindirizzamento 302 consente a Google di sapere che il contenuto all'indirizzo originale finirà per ritornare ad esso. Questo, a sua volta, significa che i robot torneranno periodicamente al vecchio URL e lo scansioneranno, verificando se è già attivo.
Dal punto di vista dell'utente, i diversi tipi di reindirizzamento non portano a una diversa UX. La differenza tra i reindirizzamenti 301 e 302 è quindi visibile solo da Google. In che modo questo influisce sulla SEO? Un reindirizzamento temporaneo non trasferisce la potenza dalla prima sottopagina a quella nuova: il motore di ricerca continua a visualizzare il vecchio indirizzo.
Quando è opportuno utilizzare un reindirizzamento temporaneo? Quando si ricostruisce una particolare sottopagina, la si aggiorna, si testano nuove soluzioni o nel caso in cui un particolare prodotto non sia attualmente disponibile nel proprio negozio elettronico.
Oltre ai due tipi di reindirizzamento più comuni, ne esistono altri: 303, 304, 305 e 307. Tuttavia, questi vengono utilizzati relativamente di rado.
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I reindirizzamenti possono essere uno strumento estremamente utile per gli amministratori dei siti web per migliorare l'UX e la SEO. Tuttavia, il loro uso eccessivo può essere controproducente. Vale la pena di tenere d'occhio i report relativi allo stato del sito e di regolarli per evitare errori legati sia a un numero eccessivo di reindirizzamenti sia all'assenza di reindirizzamenti.
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Articolo in lingua originale: Przekierowania – ich rodzaje i znaczenie dla SEO
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