Crimine informatico: siti falsi e truffe, come smascherarli
Non farti truffare su internet! Scopri nel nostro articolo come smascherare i siti falsi e a cosa fare attenzione per verificare siti sicuri online.
Nel marketing online si trovano innumerevoli termini, alcuni meno chiari di altri. Uno di questi è il cost per mille, o CPM. In questo articolo ti spieghiamo in modo semplice cosa significa e come si calcola.
INDICE
1. Cos'è il CPM (cost per mille)?
2. Come si calcola il CPM?
3. Come si utilizza il CPM?
4. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del CPM?
CPM è l'abbreviazione di "Cost per Mille" e descrive un metodo per calcolare i costi nella pubblicità su diversi media.
Il CPM tiene conto del prezzo per 1000 impressioni o visualizzazioni. In altre parole, si riferisce al prezzo che l'inserzionista è disposto a pagare affinché il suo annuncio ottenga 1000 visualizzazioni dai potenziali clienti.
💡 Una impressione non significa un clic. Un impressione si ha quando un utente visualizza il tuo annuncio. Un clic si ha se l'utente clicca sul tuo annuncio e finisce sulla tua landing page.
La formula di calcolo del CPM è molto semplice: il prezzo dell'annuncio viene diviso per il numero di contatti raggiunti, e il risultato viene moltiplicato per 1000.
Prezzo dell'annuncio / numero di contatti raggiunti x 1000 = CPM
Facciamo un esempio: se un annuncio costa 500 € e il mezzo pubblicitario può raggiungere una media di 100.000 persone, il CPM sarà di 5€. La fatturazione viene effettuata non appena l'annuncio ha effettivamente raggiunto le 1000 impressioni.
Il CPM si presta come un'ottima metrica per confrontare diversi fornitori e formati pubblicitari.
Il costo di un annuncio dipende dal mezzo pubblicitario scelto, dal gruppo target, dalla portata e dal posizionamento. Anche il tipo e le dimensioni dell'annuncio stesso influenzano il prezzo.
Il CPM viene utilizzato per valutare la redditività degli annunci pubblicitari e per fatturarli di conseguenza.
Poiché solo la quantità e non la qualità dei contatti gioca un ruolo nel CPM, questa forma di fatturazione è adatta se l'inserzionista vuole, ad esempio, lavorare sul proprio branding e farsi conoscere.
Il successo effettivo di un annuncio dipende anche da altri fattori, come il design dell'annuncio o l'offerta.
Nel marketing online, il CPM viene utilizzato anche per banner pubblicitari, ecc.
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I vantaggi e gli svantaggi concreti del CPM possono essere riassunti come segue:
costi comparabili per i diversi portali/mezzi pubblicitari
i costi possono essere distribuiti in modo più preciso
ampliare o aumentare il raggio d'azione e la consapevolezza del marchio
generalmente più economico degli annunci CPC (cost per click)
nessuna qualità dei contatti bensì portata (quantità)
nessuna informazione o dato sugli utenti raggiunti e sul gruppo target
nessuna informazione sull'efficacia della pubblicità
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Articolo in lingua originale: CPM Cost ou Coût pour Mille – Définition, explication et calcul
06/12/2023Non farti truffare su internet! Scopri nel nostro articolo come smascherare i siti falsi e a cosa fare attenzione per verificare siti sicuri online.
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