5 consigli di marketing che rendono il tuo e-Commerce più popolare
Il marketing non è complicato, se si sa come utilizzare i canali adatti. In questo modo, puoi conquistare nuovi clienti con pochi accorgimenti.
**Articolo aggiornato il 25/04/2023**
Affinché un negozio online sia facile da navigare per utenti e crawler, è necessario tenere a mente alcuni elementi importanti, uno dei quali è la struttura dell'URL, ovvero del link della pagina. In questo articolo ti mostriamo 7 consigli che ti aiuteranno a creare URL per le pagine del tuo sito di e‑Commerce.
Per garantire che un negozio abbia visibilità online è necessario fare in modo che l'indicizzazione e la scansione del crawler di Google sia il più semplice possibile, e, allo stesso tempo, intuitivo e user friendly per i visitatori. È qui che l'URL delle tue pagine gioca un ruolo fondamentale.
Ma cosa è un URL, a cosa serve e come è composto? Salta direttamente alla sezione di tuo interesse:
INDICE
1. Cosa è un URL?
2. Come creare un buon URL
3. La struttura URL per i siti multilingue
L'Uniform Resource Locator, conosciuto con l'acronimo URL, è una serie di elementi che indica una risorsa univoca sul web.
Se in questo momento guardi la barra di ricerca in cima alla pagina, troverai il seguente link:
https://business.trustedshops.it/blog/scegliere-url-ecommerce
Questo è l'URL, o il link, di questa pagina univoca.
È importante che l'URL sia semplice e comprensibile per il tuo pubblico di riferimento. Al suo interno dovrebbero esserci le parole chiave più importanti per il contenuto della pagina.
Inoltre, l'URL di ogni pagina viene visualizzato nei risultati sui motori di ricerca, e influisce sulla decisione dell'utente di cliccare o meno:
Facciamo un esempio. Supponiamo che tu desideri scoprire quale sia la piattaforma adatta al tuo e-Commerce. Su quale link cliccheresti?
1. https://business.trustedshops.it/blog/piattaforma-ecommerce-confronto
2. https://esempio-ecommerce.it/co/adoe2416
Il secondo non ha un aspetto molto invitante, non è vero?
Un URL con una buona struttura descrive chiaramente il contenuto della pagina e fornisce informazioni agli utenti riguardo a cosa troveranno se cliccano sulla pagina. Tieni a mente i seguenti 7 consigli per creare un buon URL.
Una corretta struttura dell'URL non comprende nient'altro che semplici informazioni rilevanti relative al la pagina, separate nel modo giusto. Nel caso degli e-Commerce, una struttura adeguata avrà molto probabilmente il seguente aspetto:
https://negozioesempio.it/nomecategoria/nomeprodotto
Questo URL è diviso in tre elementi:
il dominio del negozio (negozioesempio.it)
la categoria in cui il prodotto rientra (nomecategoria)
il nome del prodotto stesso (nomeprodotto)
Con questa struttura, l'indirizzo è intuitivo e permette all'utente di trovare ciò che cerca.
È importante tenere presente, tuttavia, che una struttura di questo tipo non sarà altrettanto chiara se ci sono più sottocategorie. Un URL troppo lungo verrà tagliato da Google (andando magari a nascondere il nome del prodotto che vorresti invece mostrare far i risultati di ricerca) e risulterà più complicato da leggere anche dai crawler.
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L'URL non deve contenere caratteri speciali o lettere maiuscole. Inoltre, per collegare ogni parola, è necessario utilizzare i trattini ("-") invece dei trattini ("_"), i numeri o qualsiasi altro parametro.
Non inserire neanche spazi vuoti o (se possibile) numeri. In altre parole, mantieni l'URL il più semplice possibile. Questo renderà gli URL più chiari e leggibili sia per i crawler dei motori di ricerca che per gli utenti.
Per fare un esempio, un URL con caratteri speciali o spazi vuoti avrà questo aspetto (non molto professionale):
https://esempio.it/categoria%20esempio/prodotto%20esempio/%e0
Ecco che aspetto avranno nell'URL alcuni dei caratteri speciali più comuni:
Spazio vuoto: %20
à: %e0
è: %e8
é: %e9
í: %ed
ò: %f2
ù: %f9
Puoi trovare una lista completa dei caratteri speciali in questo articolo.
La sicurezza è una delle massime priorità di Google. Proprio per questo motivo è necessario implementare il certificato SSL, il quale conferma l'affidabilità del dominio. È importante soprattutto per i siti di e-Commerce, in quanto i visitatori devono inserire i loro dati personali e bancari per concludere un acquisto.
Si può riconoscere se il sito e-Commerce ha implementato il certificato osservando l'URL: se a sinistra appare un lucchetto, il sito è sicuro. Al contrario, la mancanza del certificato SSL porta il sito a venire contrassegnato dal motore di ricerca come pericoloso.
La mancanza del lucchetto è qualcosa che spaventa gli utenti e, di conseguenza, ostacola il fatturato.
🔒 Lettura consigliata: HTTPS, perché è importante integrare l'SSL nel tuo shop
Un URL breve risulta più chiaro e comprensibile per gli utenti e più semplice da scansionare e indicizzare dai motori di ricerca.
Google afferma che non c'è un numero preciso di caratteri massimo in un URL. Tieni presente che la lunghezza è comunque significativa perché nei risultati di ricerca verranno visualizzati circa 100 caratteri (a seconda del browser). Quello che inserisci nella prima parte del tuo URL può influenzare il numero di clic.
Meno informazioni rilevanti nell'URL potrebbe portare a meno chiarezza nei risultati di ricerca e, di conseguenza, a meno clic da parte degli utenti.
Durante la creazione degli URL è inoltre fondamentale tenere conto delle parole chiave. Cerca di riportare le parole chiavi più rilevanti e pertinenti al contenuto della pagina il più vicino possibile al dominio (in altre parole: il più possibile a sinistra).
Ogni pagina deve avere un URL univoco. In caso contrario si avrà del contenuto doppio che, oltre a non essere ben visto da Google, fa competere le tue pagine fra di loro e consuma una parte del prezioso crawl budget.
Il problema può verificarsi anche se si tratta di una semplice barra "/" alla fine dell'indirizzo:
https://negozioesempio.it/nomecategoria/nomeprodotto
https://negozioesempio.it/nomecategoria/nomeprodotto/
In questi casi, Google consiglia di reindirizzare una pagina all'altra e di utilizzarla in modo coerente all'interno di tutto il sito.
🚫 Lettura consigliata: I reindirizzamenti, i loro tipi e l'importanza per la SEO
In linea generale, una volta scelto un URL non dovresti più cambiarlo. In caso contrario potresti avere pagine linkate a un link che, essendo stato modificato, invieranno a una pagina di errore 404.
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Se il tuo business è attivo in diversi Paesi, Google raccomanda di avere URL separati per ogni dominio.
In questo caso, è importante impostare correttamente gli hreflang, ovvero i tag che definiscono la lingua e la posizione specifica. Grazie a essi, il motore di ricerca è in grado di selezionare il link giusto per ogni versione linguistica del sito.
Ciò che è anche una pratica comune tra i proprietari di siti multilingue è l'utilizzo della geolocalizzazione. Non è esattamente raccomandato, tuttavia, in quanto ogni utente dovrebbe avere la possibilità di scegliere liberamente la versione linguistica.
Ci sono tre opzioni per la creazione di URL per versioni linguistiche specifiche:
Esempio: https://exemplary-store.de (per la Germania).
Un URL di questo tipo ha un targeting geografico specifico ed risulta più affidabile per i potenziali clienti in Germania.
Questa soluzione potrebbe essere più costosa perché è necessario acquistare un dominio completamente nuovo, il che significa anche che deve essere ottimizzato da zero per potersi posizionare bene nei motori di ricerca. Il nuovo indirizzo non ha più il "potere" che proviene dalla pagina principale, poiché è un sito web separato.
Esiste anche il rischio che il dominio non sia disponibile, se c'è qualche altra azienda locale che lo utilizza già.
Esempio: https://de.exemplary-store.com
I vantaggi di questa soluzione sono, tra gli altri, la semplicità di configurazione, la possibilità di geo-targeting in Google Search Console, così come la facile separazione dei siti in diverse lingue.
Il problema in questo caso, però, è che per Google ogni sottodominio è un sito web separato, per il quale l'ottimizzazione deve essere avviata da zero, esattamente come nel caso di un nuovo dominio. Ma, se il dominio principale ha parametri elevati ed è online già da molto tempo, regalerà un po' della sua forza ai sottodomini creati di recente, che contribuiranno alla loro ottimizzazione.
Esempio: https://exemplary-store.com/de
È sicuramente la soluzione più economica. Fondamentalmente, le diverse versioni linguistiche in cataloghi separati sono "supportate" dal dominio principale e hanno il suo potere. Nella maggior parte dei casi, però, sarà più difficile arrivare in cima al SERP per le versioni linguistiche.
Quando si sceglie questa soluzione con versioni in più lingue, vale la pena ricordare di impostare un solo indirizzo principale per il sito che non avrà il catalogo. Ad esempio, se la versione principale è polacca, allora l'URL dovrebbe essere invariato e quindi, rimanere come segue:
https://exemplary-store.pl, invece di https://exemplary-store.pl/pl.
Ogni catalogo aggiuntivo indebolisce il dominio, il che è anche qualcosa di cui tenere conto.
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Una corretta struttura degli URL nei negozi di e-Commerce è essenziale, sia dal punto di vista SEO, sia da quello dell'utente.
Impostare i tuoi URL di modo che risultino semplici e trasparenti aiutano i tuoi clienti a navigare il tuo sito intuitivamente, e permettono ai crawler dei motori di ricerca di indicizzare correttamente il sito.
Includi le (giuste) parole chiave nel tuo URL, di modo che le tue pagine ottengano anche un buon ranking.
Articolo in lingua originale: How to Choose the Best URL Structure for E‑commerce Sites4.
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