5 consigli di marketing che rendono il tuo e-Commerce più popolare
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**Articolo aggiornato il 05/05/2022**
La rapida crescita delle vendite online nel 2020 ha accelerato l'attuazione delle modifiche previste dalla riforma del sistema IVA dell'UE. Possiedi un negozio online e vendi anche in altri paesi europei? Allora continua a leggere per scoprire cosa è cambiato da luglio 2021 e come preparare la tua attività.
Secondo i dati della Commissione europea, gli Stati membri dell'UE continuano a perdere quasi 150 miliardi di euro di entrate dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) ogni anno.
Di questa cifra, si stima che circa 50.000 milioni di euro (vale a dire 100 euro per ogni cittadino dell'UE ogni anno) finiranno nelle mani di criminali, truffatori e probabilmente anche terroristi.
Per questo motivo, e vista anche il boom di vendite online in seguito alle restrizioni dettate dal Covid-19, la Commissione Europea ha deciso di accelerare l'attuazione delle modifiche alla riforma del sistema dell'IVA nell'UE.
Questa riforma mira ad evitare perdite di entrate fiscali e a ridurre significativamente la frode transfrontaliera dell'IVA, in modo che le imprese europee ed extraeuropee competano su un piano di parità.
Le modifiche alla riforma dell'IVA sono state applicate il 1° luglio 2021 in tutti gli Stati membri dell'UE e interessano tutto il commercio elettronico.
La direttiva IVA include le seguenti modifiche alla riforma:
eliminazione delle soglie nelle vendite a distanza
fine dell'esenzione IVA sulle importazioni di spedizioni di basso valore
responsabilità dell'IVA sui marketplace per le vendite a distanza di beni importati da paesi terzi.
Per comprendere meglio il significato di questi cambiamenti, è importante che prima diamo uno sguardo alla situazione prima della modifica.
Prima della riforma, quando il fatturato annuo di un e-Commerce derivante dai clienti di altri Paesi europei superava una certa soglia, il negozio online doveva registrarsi presso l'autorità fiscale del Paese a cui fornisce i prodotti e tassare la tassa di quel Paese.
Ma se il negozio online non superava quella determinata soglia, nella fatturazione per i clienti all'estero veniva applicata solo l'IVA del Paese di origine (ovvero l'IVA del Paese in cui è registrato il negozio online).
Proviamo a chiarirlo con un esempio:
Immagina di vendere i tuoi prodotti a consumatori tedeschi e che il fatturato annuo superi i 100.000 € (supponiamo che questa cifra sia la soglia fissata in Germania). In questo caso, era tuo obbligo registrarti ai fini fiscali in Germania, fatturare con l'aliquota IVA applicabile in quel Paese ed effettuare il pagamento dell'IVA in quello Stato.
Ma se il fatturato non raggiunge i 100.000 €, non era necessario registrarsi ai fini fiscali in Germania e potevi continuare a fatturare l'aliquota IVA del tuo Paese (in Italia il 22%).
Nota: le condizioni IVA sono stabilite in modo indipendente in ogni Stato e ciascuno stabilisce una soglia diversa.
Allo stesso modo, per quanto riguarda le importazioni, quelle inferiori a 22€ erano esenti dal pagamento dell'IVA, cosa che potrebbe portare a frodi nella dichiarazione dei prodotti acquistati.
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Le nuove modifiche stabilite dalla Commissione Europea mirano a migliorare le pratiche nel campo fiscale del commercio elettronico. Questo potrebbe rappresentare una sfida per alcuni negozi online, quindi consigliamo di affidarsi ad un consulente fiscale per snellire la mole di lavoro.
Le principali modifiche incluse nella riforma del sistema IVA e rilevanti per l'e‑Commerce sono le seguenti:
A partire dal 1° luglio 2021, qualsiasi e-Commerce che supera la soglia di 10.000 € di fatturazione annuale derivante dai clienti di altri Stati membri, deve fatturare con l'aliquota IVA del Paese di destinazione.
Pertanto, con questa nuova riforma, le soglie nazionali vengono abolite in modo che vi sia una soglia unica per tutti gli Stati membri.
La buona notizia è che attraverso il sistema a sportello unico (Regime OSS, One Stop Shop), un portale web attraverso il quale l'IVA viene dichiarata e pagata elettronicamente, non sarà necessario registrarsi ai fini fiscali in un altro Stato. Ciò rende più facile per l'e-Commerce rispettare la legislazione.
Questo sistema di sportello unico avrà il compito di rimettere le tasse riscosse allo Stato comunitario corrispondente.
Per questo, le aziende devono registrarsi in questo sistema e conoscere le diverse aliquote IVA applicabili ai loro prodotti nel resto degli Stati, poiché devono essere riportate nelle fatture.
Con le nuove normative, qualsiasi importazione effettuata da un paese che è al di fuori dell'Unione Europea (un paese terzo), sarà soggetta all'IVA dello Stato membro di destinazione indipendentemente dal valore dell'importazione.
Per quanto riguarda le tasse doganali, se il fatturato è inferiore a 150 € il negozio online dello Stato membro è esente dalle tasse doganali. Tuttavia, se il fatturato supera i 150 €, il negozio online dello Stato membro (paese di destinazione) deve presentare una dichiarazione doganale completa e sostenere i costi corrispondenti.
Con la riforma anche i marketplace come Amazon o Ebay sono considerati venditori ai fini dell'IVA, quindi sono responsabili della gestione dell'IVA quando la società che utilizza i loro servizi non è stabilita nell'Unione europea ed esporta merci nell'UE.
I marketplace ora si occuperanno della gestione dell'IVA dei paesi terzi che vendono i loro prodotti negli Stati membri dell'UE.
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Istituire un sistema unico europeo dell'IVA che sia più semplificato e riduca le frodi fiscali è stato a lungo uno degli obiettivi principali della Commissione Europea, e la necessità di implementarlo è aumentata negli ultimi mesi dopo l'aumento del volume delle vendite online.
A partire dal 1° luglio 2021 sono entrati in vigore i nuovi regolamenti per centralizzare le procedure e ottimizzare la tassazione attraverso regole chiare per tutti gli Stati membri. Il nuovo sistema dell'IVA aiuterà le imprese europee a trarre pieno vantaggio dal mercato unico e a competere sui mercati mondiali.
Articolo in lingua originale: IVA en eCommerce: ¿Qué cambiará a partir de julio?
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