Come sponsorizzare al meglio i prodotti tramite gli Ads

Le campagne di investimento sono lo strumento necessario per aumentare la visibilità dei prodotti di un e-Commerce, che sia online da poco o in attività da più tempo. Sono utili sempre, in quanto con le campagne sui motori di ricerca si può incrociare in maniera precisa il proprio target o trovarne di nuovi, spingendo prodotti di punta o nuovi prodotti. In questo articolo Luca Vasirani di Hostinato ci mostra 3 esempi su come sponsorizzare al meglio i prodotti tramite gli Ads.

INDICE

1. Google Ads per spingere categorie di prodotto

2. Google Shopping per prodotti con focus sul prezzo

3. Facebook e Instagram Ads per spingere specifici prodotti

Ci sono campagne Google Ads che possono portare traffico ad uno store online da poco, campagne Google Shopping che possono sostenere il lancio o la promozione di prodotti di cui il prezzo è una leva importante per l’acquisto e infine pianificare campagne sui social per spingere prodotti o iniziative specifiche. Per ogni canale vanno scelti gli obiettivi giusti e vanno monitorati i dati necessari per la propria strategia.

1. Google Ads per spingere categorie di prodotto

Google Ads è la piattaforma di investimento di Google che consente di mettere in evidenza delle campagne che puntano su pagine specifiche. Per un e-Commerce è un canale imprescindibile, in quanto gli utenti utilizzano i motori di ricerca per trovare i portali dove acquistare e uno store online, soprattutto se online da poco, deve emergere rispetto agli altri.

In una fase di lancio, quindi, investire in campagne Google Ads con obiettivo traffico al sito serve sicuramente a portare utenti qualificati su una pagina che solitamente è la Homepage o la pagina Shop/Prodotti. L’obiettivo di questa prima fase è farsi conoscere da una fascia di target che corrisponde al profilo del proprio cliente ideale. La tecnica è quella di utilizzare delle parole chiave indicative del tipo di prodotto venduto sullo store online.

In questa attività non bisogna puntare sugli sconti o sulle promozioni, a meno che i prezzi bassi non siano una caratteristica importante dell’intero negozio (quindi nel caso di un outlet il riferimento ai prezzi scontati ha senso da subito). Nelle prime campagne Google bisogna puntare sulla proposta di valore del negozio incrociata alle parole chiave specifiche che lo identificano.

Anche un e-Commerce online da tempo può utilizzare le campagne Google Ads per migliorare il suo posizionamento. Potrebbe esserci infatti la necessità di incrociare un nuovo target, sulla base dell’analisi delle buyer personas che porta a doversi rivolgere a nuovi tipi di clientela. Oppure potrebbe darsi il caso che la clientela sia la stessa ma che non venga incrociata appunto dall’e-Commerce.

Le campagne Google Ads dovrebbero essere attive sempre, perché Google premia la continuità e la costanza degli investimenti. Se le campagne appaiono one shot e vengono interrotte per diversi mesi, sarà tutto budget sprecato, perché l’obiettivo di queste campagne è migliorare il traffico affinché migliori anche il posizionamento. Se questo traffico non arriva più, il sito non è considerato irrilevante da Google e quindi meritevole di apparire nelle query di ricerca.

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2. Google Shopping per prodotti con focus sul prezzo

Google Shopping è una forma di promozione disponibile su Google che mette in evidenza specifici prodotti. Quando un utente fa una ricerca relativa ad un prodotto (sia con che senza brand), spesso su Google appaiono dei box in alto con prodotti in un riquadro, il nome del prodotto, il prezzo e il sito. Questi sono i prodotti sponsorizzati, che sono quindi in campagna.

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Le campagne Google Shopping sono particolarmente efficaci per quei prodotti dove il prezzo per il target è una componente importante di scelta. Nel carosello di annunci che compaiono su Google quando un utente cerca un prodotto, infatti, il prezzo spesso è l’unico elemento di differenziazione, soprattutto quando più e-Commerce vendono lo stesso prodotto.

Va da sé che un’azienda che voglia investire su Google Shopping deve tenere in considerazione questo elemento quando deve scegliere quali prodotti sponsorizzare. La scelta deve ricadere sui prodotti su cui c’è il maggiore margine, tanto da permettersi di offrire un prezzo più basso (anche di poco, ma comunque più basso del prezzo medio che propongono i competitor).

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3. Facebook e Instagram Ads per spingere specifici prodotti

Oltre 1 persona su 4 scopre nuovi brand, prodotti o servizi proprio tramite adv su piattaforme social. Dal Digital 2022 Global Overview Report di We Are Social emerge che 4 persone su 10 dichiarano di visitare le piattaforme social con il chiaro intento di cercare brand e prodotti che hanno intenzione di acquistare; la cifra sale al 50% della popolazione se isoliamo la fascia d’età 16-24.

Solo questi dati basterebbero a far capire quanto può essere importante investire in campagne sui social media per spingere una pagina aziendale quindi un e-Commerce. Unite ad un piano editoriale di pubblicazioni organiche, le campagne Ads possono contribuire a spingere dei prodotti specifici o anche delle iniziative precise.

Pensiamo a singoli prodotti in esaurimento, a quelli su cui c’è il più alto margine o a quelli che fanno fatica a decollare ma che possono trovare sui social media terreno fertile per essere venduti. Sui social media è possibile colpire un target filtrato per interessi, quindi si possono incrociare utenti che potrebbero essere interessati a quel prodotto in modo molto preciso.

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Anche in occasione di eventi nazionali o internazionali, di stampo commerciale come i saldi o culturale come il Natale, le campagne sui social media si rivelano particolarmente efficaci. Queste Ads sfruttano il principio di scarsità e di urgenza, per cui mettono il target in condizioni di poter usufruire di condizioni particolarmente favorevoli all'acquisto per un tempo limitato.

Le campagne sui social media come quelle di Facebook o Instagram (per citare i due social media più utilizzati in Italia) possono avere obiettivi diversi, persino la chiamata o il messaggio WhatsApp se la vendita si deve finalizzare con il contatto diretto. Nel caso degli e-Commerce la call to action può rimandare direttamente alla pagina prodotto.

copertina libro bianco consigli annunci social media

Gli investimenti in campagne pubblicitarie online, sui motori di ricerca o sui social media, per spingere un e-Commerce, non devono essere considerati alternativi fra di loro. Se il budget lo permette e il target si trova su entrambi i canali, investire sia su Google che sui social media può essere molto remunerativo sotto vari aspetti: traffico, contatti e vendite.

In entrambi i casi si può filtrare l’utente con molti parametri e dettagli: nel caso dei motori di ricerca si può incrociare un target che li utilizza attivamente per trovare un prodotto; nel caso dei social media bisogna mettere in conto che la ricerca non è attiva ma passiva e quindi che agli scritti del canale viene mostrato un contenuto considerato in linea con i propri interessi.

24/03/2022

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