Crimine informatico: siti falsi e truffe, come smascherarli
Non farti truffare su internet! Scopri nel nostro articolo come smascherare i siti falsi e a cosa fare attenzione per verificare siti sicuri online.
Quando si parla di ottimizzare il proprio sito web, non sempre è chiaro quale sia la strada da intraprendere. Per non correre rischi né sprecare tempo e denaro, gli A/B test ti indicano la decisione giusta.
La definizione di un A/B test è semplice:
Un A/B test è un esperimento con due versioni (A e B) dello stesso elemento che vengono eseguite contemporaneamente verso due gruppi target diversi.
Attraverso il riscontro registrato dai due gruppi, il test permette di scoprire qual è la variabile migliore da implementare per migliorare la performance.
Solitamente la versione A è quella originale, la B contiene una modifica da testare.
Un A/B test è semplice da realizzare e può essere sfruttato per qualsiasi ambito del marketing online: dal design del tuo negozio online alla tua newsletter, da una CTA ad una landing page, da un'immagine a un testo.
I vantaggi a colpo d'occhio:
scopri cosa piace al tuo pubblico
niente più decisioni azzardate
investi tempo e denaro in qualcosa che sai che sarà di successo
Solo con un A/B test puoi scoprire qual è la variante che il tuo gruppo target preferisce e che, di conseguenza, ti permette di aumentare il tuo fatturato.
Questo perché spesso si hanno due idee, due varianti che sembrano buone entrambe, e scegliere è difficile. Con gli A/B test non dovrai andare alla cieca o tentare la tua fortuna: testando le due versioni e osservando le interazioni dei due gruppi a cui sono rivolte, puoi trovare il "vincitore" da implementare sul tuo sito.
Nel blog di oggi ti spiegheremo passo passo tutto ciò che c'è da sapere su come pianificare, eseguire un test A/B e analizzarne i risultati. In questo articolo scoprirai:
Normalmente, per un preciso arco di tempo il traffico viene diviso in 50:50, in modo del tutto casuale. Sebbene la visualizzazione di una delle due versioni venga lasciata al caso, un A/B test è da vedere come un procedimento scientifico, che fornisce dati affidabili.
Il procedimento è il seguente:
1. identifica cosa vuoi testare
2. definisci quale scopo vuoi raggiungere
3. apporta una modifica e manda la versione B online
4. lasciala online per il tempo necessario (il periodo di tempo dipende dal tuo traffico e dalla percentuale che vuoi ottenere)
5. osserva i dati e scegli la versione di maggior successo
6. identifica il prossimo elemento da testare
.. e così via.
Basando la tua strategia sui dati che derivano dal test, il tuo lavoro risulterà più semplice e, soprattutto, potrai ricevere un feedback chiaro e diretto dei tuoi visitatori.
In altre parole: saprai cosa funziona e cosa invece dovrai lasciar perdere.
Per trovare la versione che aiuterà la tua attività a rendere di più, a convertire di più o a raggiungere qualsiasi obiettivo tu desideri, prima di tutto sarà necessario stabilire cosa vuoi testare.
Per questo è importante tenere a mente che i risultati che otterrai derivano dal test nel suo complesso, e non per ogni singola modifica apportata. Ecco perché è fondamentale testare una modifica per volta.
Questo perché, se nella versione B hai modificato diversi elementi non potrai sapere quale specifico elemento ha avuto un buon riscontro (o meno) da parte del tuo pubblico (nel capitolo riguardo agli errori più comuni approfondiremo questa parte).
Alcuni cambiamenti possono davvero portare miglioramenti drastici in termini di vendite. Su un sito online, gli elementi che si lasciano testare sono molti. A seconda dello scopo che vuoi raggiungere, ci sono diversi elementi da testare.
Esempio:
vuoi aumentare le vendite? Prova diverse posizioni e colori della CTA.
vuoi aumentare il tempo che i visitatori passano sulla tua pagina? Confronta un video tutorial con un link di approfondimento.
vuoi che i tuoi visitatori ti contattino di più? Usa diverse lunghezze del formulario per il contatto.
Se hai bisogno di ispirazioni, di seguito abbiamo preparato per te alcuni punti.
Un titolo è il primo elemento che salta all'occhio dei clienti: sia che si tratti di un articolo del blog, dell'oggetto della tua email o dei tuoi annunci su Google.
Se la tua azienda utilizza una strategia di Content Marketing, ad esempio se hai un blog, i tuoi titoli servono ad attirare l'attenzione dei tuoi visitatori e ad invitarli a cliccarvi sopra.
Fai diverse prove per capire cosa funziona meglio: dovresti indicare il nome della tua azienda o delle marche che offri? Oppure dovresti includere la modalità di pagamento o la consegna?
Le CTA (Call-to-Action) sono un elemento centrale nel business: questi pulsanti possono essere utilizzati ad esempio per raccogliere lead o per far aggiungere un prodotto nel carrello.
Le CTA possono essere posizionate il diversi luoghi della pagina (in alto o in basso, ad esempio). Anche l'aspetto può differire: il colore del pulsante, la dimensione, il testo, ecc. Piccoli cambiamenti possono equivalere a grandi cambiamenti nelle prestazioni.
Nelle tue e-mail è d'obbligo testare due varianti dell'oggetto. Nel caso di un blog, ad esempio, scegli come oggetto il titolo del tuo articolo più importante nella versione A, nella versione B inserisci invece delle parole chiave per ogni articolo.
Quanto abbiamo descritto nel secondo punto vale anche qui, dato che nelle e-mail si trovano quasi sempre una o più CTA.
Sul tuo sito online ci sono diversi elementi da testare. Ad esempio, potresti cambiare l'immagine dell'intestazione sulla tua homepage, il layout o il menu e vedere se le tue percentuali di rimbalzo migliorano.
Se vuoi aggiungere un dominio in un altro paese, potresti testare diverse varianti del tuo sito web per vedere come reagisce il nuovo mercato.
Come per la maggior parte degli elementi sopra citati, un piccolo cambiamento può fare miracoli. Prova a modificare le immagini dei tuoi annunci, il testo e i tempi di visualizzazione (uno alla volta!)
Ricorda di impostare la rotazione degli annunci per assicurare che entrambe le versioni dei tuoi test vengano mostrate con regolarità.
Oltre a sapere cosa provare, ci sono altre cose da tenere a mente se vuoi ottenere dati affidabili.
La domanda più comune riguardo agli A/B test è "quanto a lungo deve durare un test?". Non esiste una risposta universale, ci sono diversi elementi di cui tenere conto:
Quantità di traffico: a seconda del traffico sul tuo sito avrai bisogno di più o di meno tempo. Come regola generale, più traffico hai, meno tempo avrai bisogno per raggiungere risultati affidabili attraverso il test A/B.
Stagione: durante la stagione di saldi una versione può avere più successo di quanto ne avrebbe in un periodo normale dell'anno, perché il traffico è più alto.
Durata: se in breve tempo vedi delle differenze fra le due versioni, potresti avere la tentazione di stoppare subito il test e di declamare il vincitore. Non stoppare il test A/B prima di aver ricevuto le percentuali che ti eri prefisso di raggiungere. Questo significa che se il tuo traffico è basso dovrai far eseguire il test più a lungo.
Se desideri trovare il tempo adatto per il tuo test, ti consigliamo di usare uno strumento affidabile che calcoli il tempo per te, come VWO.
Prendiamo l'esempio di una landing page:
La versione A ha un testo corto, la CTA è posizionata nella parte centrale della pagina e l'immagine ha colori chiari.
La versione B ha un testo lungo, la CTA è posizionata in cima alla pagina e l'immagine ha colori scuri.
I risultati del test A/B sono 17% per la prima versione, il 25% per la seconda.
Ma cosa ha convinto effettivamente i visitatori a interagire di più nel caso della versione B? Se hai apportato diverse modifiche (come la lunghezza o il tono del testo, la posizione della CTA o i colori del design) venirne a capo sarà pressoché impossibile e il successo (o l'insuccesso) dovrà venire attribuito a tutti gli elementi.
Ma se avrai modificato un solo elemento, saprai cosa ti aiuta a raggiungere il tuo obiettivo con più efficacia.
Esiste un'alternativa all'A/B test che ti permette di testare più di due versioni contemporaneamente, il cosiddetto test multivariato (MVT). La prerogativa però è quella che la tua pagina abbia un traffico di dimensioni notevoli.
Il nostro consiglio: se vuoi testare più versioni, limitati a un piccolo cambiamento per volta. Una volta raccolti abbastanza dati, passa al secondo cambiamento e così via.
Hai ottenuto i risultati e hai notato che la versione A ha registrato più conversioni della B, ergo A è il vincitore.
Sembrerebbe logico, ma i dettagli dei risultati sono importanti. Anche se A ha ottenuto risultati migliori nel complesso, potrebbe essere che B abbia nettamente superato A sui dispositivi mobili. Tieni a mente la segmentazione quando analizzi i tuoi risultati. Alcuni altri fattori da tenere in considerazione sono:
Visite nel fine settimana vs nei giorni feriali
Fonte di traffico (i visitatori che sono arrivati sulla pagina tramite un annuncio su Facebook vs visitatori organici)
Clienti che ritornano vs nuovi clienti
L'ora del giorno
Esistono alcuni strumenti a cui poter fare affidamento per i test che si vogliono eseguire, noi abbiamo raccolto i migliori di seguito.
1. Strumenti per eseguire i test
2. Strumenti per calcolare i test
I test A/B possono davvero aiutare a ottimizzare il tuo sito web e a rendere efficaci i tuoi sforzi di marketing. Ogni informazione raccolta avvicinerà la tua azienda allo scopo che desideri raggiungere.
Assicurati di eseguire il test per la durata di tempo necessaria a raccogliere dati affidabili, ma nemmeno troppo a lungo per evitare che fattori esterni manipolino i tuoi dati. Scegli una stagione non di saldi e usa una calcolatrice per A/B test!
Per misurare la fiducia dei prodotti Trusted Shops, abbiamo fatto un A/B test assieme a Garten&freizeit: per 6 giorni la versione A ha mostrato il Trustbadge, la versione B ne era priva. Scarica il nostro Case Study gratuito per scoprire come è andata:
12/05/2020Non farti truffare su internet! Scopri nel nostro articolo come smascherare i siti falsi e a cosa fare attenzione per verificare siti sicuri online.
Il GDPR è stato introdotto nell'UE il 25 maggio 2018. Dopo sei anni, è ora possibile valutare l'impatto del regolamento, le sfide emerse e le prospettive.